Aliano e i suoi misteriosi calanchi
Ho sempre desiderato volarci sopra.
Purtroppo non avendo il dono delle ali ho dovuto limitarmi ad osservare con il viso proteso verso il cielo, le planate suggestive dei nibbi che si lasciano trasportare dal vento sulla cima dei monti con le ali increspate e distese ad abbracciare l’aria calda che proviene dalle argille.
Ho immaginato talvolta di prendere velocità e di aprire lentamente le palme delle mani; sentire l’aria attraversare forte le dita e massaggiare i polpastrelli vibranti sotto la spinta del vento come quelli di un pianista.
I profumi di questa terra sconfinata ed incolore sono stati protagonisti intensi nel palcoscenico del “Cristo” di Levi ed oggi come allora continuano ad emanare il loro eterno fascino irresistibile.
Il centro urbano di Aliano è incastonato e modellato sulle creste scoscese degli strapiombi dei calanchi e rappresenta una realtà estremamente singolare dal punto di vista paesaggistico ed ambientale.
Nei precipizi mozzafiato erosi dall’acqua, ogni anno si sciolgono argille e fanghi grigi; ed i burroni avanzano sinistri divorando un suolo arido e spettrale fin sotto le porte delle antiche case di fango e di pietra. Purtroppo oggi lo spettacolo dei calanchi è godibile solo dall’alto, a volo d’uccello, spaziando fino agli orizzonti annebbiati dello Jonio.
La proposta che abbiamo avanzato in un progetto ambizioso vuole finalmente permettere al nibbio di planare descrivendo ampi cerchi nell’aria fino ad atterrare sull’argilla bianca; vuole portare il turista a violare i segreti e le leggende dei lupi mannari consentendogli un incontro ravvicinato con queste enormi creature di terra.
Vuole svelare al pubblico nuovi sentieri misteriosi per circumnavigare i picchi emergenti dei calanchi alla ricerca delle tracce che si perdono nel mondo remoto della preistoria.
Un insieme sistematico di percorsi immersi nella natura permetterà un avvicinamento progressivo a queste valli misteriose che potranno essere godute attraverso una rete discreta e differenziata ad uso pedonale, ciclabile, fuori strada ed a cavallo.
Approfondimenti e studi propedeutici a carattere ambientale, culturale, archeologico, geologico, urbanistico, agricolo e scientifico, dovranno essere attivati con scrupolo e professionalità per dare un sostegno concreto all’iniziativa progettuale e garantire l’efficacia e la rispondenza alle aspettative della popolazione.
L’intervento più appropriato, al di là della necessaria attività di controllo e protezione paesaggistica, sarà quello di consentire una facile accessibilità alle aree di progetto.
Grazie alla accessibilità sarà possibile ottenere benefici indotti che scaturiscono dallo sviluppo di interventi a vantaggio del turismo e dell’ambiente.
Le forme di valorizzazione adottate nella iniziativa potranno anche essere assunte come programma pilota per estendere tali processi a gran parte del territorio calanchivo che circonda il comune di Aliano ed anche ai comuni limitrofi così da consentirne la piena fruibilità e l’accessibilità nei futuri programmi di difesa e valorizzazione del suolo.
Infinite potranno essere le iniziative che il progetto propone di avviare. A partire da una accurata segnaletica sentieristica, ambientale, archeologica, letteraria e geologica fino alla individuazione di aree di sosta per riposo e ristoro, aree per la nascita di eventi, raduni e manifestazioni stagionali legate al volo delle mongolfiere, ai lanci notturni delle lanterne volanti, al pernottamento in aree naturali per gli amanti del trekking, alla scoperta di masserie autentiche dove si producono formaggi e prodotti lucani. Gli studenti e le scolaresche usciranno entusiasti dalle cupole smontabili dei planetari ubicati nelle valli dei calanchi dopo aver assistito all’osservazione della volta celeste per conoscere l’orientamento delle stelle.
Porteranno un nuovo bagaglio di conoscenza sull’avvicendamento delle stagioni e serberanno un ricordo indelebile dopo la proiezione di viaggi fantastici e di spettacoli di fiabe e leggende dal cielo.
“…Alla sera, mi piacerebbe vedere i turisti ritirarsi silenziosamente a piedi nelle antiche case di fango e accendere i camini. Mi piacerebbe vederli la mattina assiepati dentro i vostri fornai a comprare pane giallo e ciambelle e poi raggiungere i bus parcheggiati per ripartire con la nostalgia nel cuore”.
Lodovico Alessandri